Il cranio di Argil di 400.000 anni fa per la prima volta in esposizione al Museo Preistorico “Pietro Fedele”

Il Comune di Pofi celebra il trentesimo anniversario della scoperta del “Cranio di Ceprano”, affettuosamente noto con il nome di “Argil”, uno dei reperti fossili umani più significativi ritrovati in […]

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Area 7 – Paleolitico medio – Modo 3

La presenza di gruppi umani riferibili all’Uomo di Neandertal (Homo neanderthalensis) è testimoniata da manufatti in selce, rinvenuti in giacimenti in grotta e all’aperto. Sono importanti i giacimenti di Sora e Carnello nei quali sono stai rinvenuti manufatti, realizzati con una tecnica particolare nota come “tecnica levalloisiana”, associati ad abbondante fauna fossile con specie di habitat freddo.

Altri siti nei quali sono stati rinvenuti manufatti che dal punto di vista tipologico possono essere attribuiti all’uomo di Neandertal sono quelli di Pofi, Ceprano, Frosinone, Vicalvi, Isola Liri, Cassino.

Manufatto dell’uomo di Neandertal – Pofi

Un gruppo importante é rappresentato dai manufatti rinvenuti in superficie, per l’interessamento di Pietro Fedele, in varie zone del territorio comunale di Pofi (soprattutto da Mola Sterbini).

Per l’illustrazione didattica dell’umanità neandertaliana sono esposti nel Museo i calchi del cranio Saccopastore 1 rinvenuto a Roma, e Guattari 1 rinvenuto al Monte Circeo. Altri calchi di fossili neandertaliani completano il percorso didattico di paleoantropologia.

Tra questi è particolarmente interessante la sepolturadi Kebara, che essendo esposta senza protezione può essere “manipolata” dai non vedenti e specialmente dai bambini.

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